Scarico ostruito da cemento a 6 metri di profondità
Nel 2020 si è verificato un improvviso e grave problema allo scarico a mare di un depuratore. La tubazione risultava totalmente intasata da un conglomerato di cemento a seguito di palificazione di cantiere.
Le strade per risolvere il problema erano due: demolire e ricostruire un nuovo scarico (soluzione onerosa, lunga e disagevole per il committente), oppure tentare di intervenire tramite autospurgo per disostruire la tubazione compromessa, con speciali teste rotanti a fresa utilizzate per mezzo di acqua ad alta pressione.
L’intervento da eseguire per liberare lo scarico era a 6 metri di profondità, richiedeva un’attenzione particolare e grande professionalità. La responsabilità e i rischi erano molti, sia per il necessario uso di attrezzature delicate e di valore elevato, sia per l’eventualità che un minimo errore potesse compromettere la condotta e la buona riuscita del lavoro.
Abbiamo accettato la sfida, con l’utilizzo di un’attrezzatura specifica noleggiata, e i nostri mezzi performanti e tecnologici, abbiamo liberato lo scarico, rimuovendo i sedimenti cementizi.
Non è stato semplice, molti fattori ci hanno messo alla prova, ma ancora una volta i nostri operatori hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione con professionalità, precisione e determinazione.